Il castello Svevo

La data di costruzione del Castello Svevo di Porto Recanati è piuttosto incerta. Per alcuni storici risale al 1229, anno in cui Federico II di Svevia donò le terre sul quale è situato al comune di Recanati; per altri appartiene alla fine del Medioevo e del Feudalismo. E’ stato costruito dal comune di Recanati per proteggere la popolazione dagli assalti dei pirati e, in special modo, dai Turchi. In passato la vita dei pescatori si svolgeva completamente all’interno delle mura del castello, dove c’erano le torri, ancora esistenti, la chiesa, gli uffici per il porto, la residenza del Commissario comunale di Recanati e le povere case della popolazione dedita alla pesca. La corte ospita l’Arena “B. Gigli”, intitolata al celebre tenore recanatese che vi ha tenuto numerosi concerti, ed è attualmente sede di importanti manifestazioni culturali. La torre principale, in origine a pianta quadrangolare, è stata eretta prima dell’intera fortificazione; non se ne conosce esattamente l’origine, anche se sembra che la sua costruzione si sia resa necessaria per la difesa del porto, situato all’epoca alla foce del fiume Musone. Alta 25 metri, merlata con beccatelli a sporto, ha uno sperone a pianta ottagonale, aggiunto nel 1677 da Papa Innocenzo XI, per appoggiarvi due grossi cannoni in bronzo detti “colubrine” a difesa dalle incursioni turche. La seconda torre, detta cilindrica per la sua forma, è stata costruita intorno al 1400. Su tutta la cinta muraria vi è un cammino di ronda, difeso da un parapetto alto circa un metro, con feritoie ad uguale distanza, che serviva per la guardia e la difesa dall’alto. La porta di ingresso era unica con il ponte elevatoio e, nel 1404, per maggiore sicurezza venne scavato un fossato tutto intorno alle mura e riempito d’acqua con apposito canale derivato dal fiume Potenza.

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